Il rugby arriva a Botticino nella prima metà degli anni Settanta grazie a Emanuele Moreschi, che rimane il punto di riferimento per gli anni a seguire. Moreschi, botticinese Doc è grande e grosso. Il suo fisico non può nascondere il fatto che abbia giocato tanti anni nel reparto degli avanti. Pilone in gioventù con la maglia degli Artigianelli, il 20 aprile 1975 vince lo storico scudetto con il Concordia Brescia.
Emanuele Moreschi, Battista Rossi e Albino Migliorati. I pionieri del Botticino Rugby Union sono loro tre. Questione di conoscenza, di passione e di coraggio con l’avventura ovale che si sviluppa sul campo della parrocchia dell’oratorio e nell’ambito dell’Unione Sportiva Botticino Mattina che all’epoca era impegnata a diffondere altre discipline sportive nel paese dei marmi.
Nel 1976 Botticino è un piccolo comune, ad una manciata di chilometri da Brescia ma con rapporti non così stretti con il capoluogo di cui oggi è invece divenuto una sorta di periferia. Ad impartire i primi rudimenti di rugby ai ragazzi sono proprio Moreschi e Migliorati. Sono gli anni in cui il rugby viene interpretato come un gioco un po’ pazzo, una sorta di deviazione con un pizzico di anti-conformismo rispetto al tracciato normale che porta dritti al calcio.
Armati di grinta i ragazzi del Botticino Rugby Union riescono comunque a iscriversi nella stagione 1977/1978 al campionato di Serie D, all’epoca il livello più basso. Entusiasmo e passione accompagnano così i primi passi del rugby botticinese, che da sempre conta su un consiglio direttivo molto saldo formato esclusivamente da appassionati del posto e dove valori come il sostegno sono considerati imprescindibili. Il verbo del rugby si tramanda di padre in figlio a Botticino, dove un intero paese si innamora della palla ovale.
Il seguito sono vent’anni di vita trascorsa in Serie C, costretti a ingoiare polvere in campi privi di tribune, fino alla tanta sognata e meritata promozione in Serie B, ottenuta nel 1998 con Ugo Pierato allenatore. Parallelamente il settore giovanile è diventato qualcosa di importante, tanto innato talento, allevato con pazienza dagli allenatori del vivaio verdeblu. Il 2003 è un anno straordinario. Il Botticino allenato da Massimo Borra e Mirco Bresciani, conquista la sua prima e storica cavalcata in Serie A, classificandosi secondo. Nell’anno del debutto nel nuovo campionato tra trasferte molto lontane e sfide con avversarie più blasonate il Botticino strappa la salvezza. Tuttavia, la mancanza di un terreno di gioco adeguato dove giocare, costringe successivamente i cavatori verdeblu a rinunciare alla categoria e a ripartire dalla Serie C, categoria nella quale milita tuttora e da imbattuta la Seniores.
Guidata da coach Maurizio Bonaldo e Gabriele Morelli (cinque scudetti vinti da capitano con la maglia del Calvisano) la squadra domenica 12 giugno 2022 ha battuto il Sondrio nella finale play-off di ritorno, conquistando così la promozione in Serie B. Attualmente il sodalizio possiede un fiorente settore giovanile che comprende i piccoli del minirugby coordinati da Natale Massaro e gli atleti delle Under 15, 17 e 19 allenati da Stephen Nicol. Inoltre, l’ex seconda linea scozzese (vincitore del campionato italiano con Calvisano nel 2012) è responsabile degli atleti in transito dalla juniores alla prima squadra. Dal nostro vivaio nel tempo sono stati prodotti tre giocatori poi diventati campioni d’Italia. Sono l’ala Marco Susio (cinque scudetti con Calvisano), il flanker Stefano Scanferla (tre scudetti con Calvisano) e la terza linea Andrea Jacotti, un tricolore vinto con l’Under 17 del Calvisano.